Gli studenti, singolarmente o a coppie, devo consegnare 3 progetti seguendo le modalità d'esame.
Si tratta di realizzare una app per la condivisione di oggetti inutilizzati, le motivazioni alla base sono spiegati in calce. I requisiti per l'app sono i seguenti:
- Registrazione/login (senza quella non non si procede nemmeno in visualizzazione)
- Scattare foto e upload (caricando posizione gps, descrizione oggetto, tempo di prestito e keyword)
- Impostazione raggio ricerca (in km)
- Lista di oggetti disponibili nel raggio prefissato
- Mappa con visualizzazione oggetti vicini (vista alternativa rispetto alla lista)
- Pagina dell'utente con solo lista di oggetti suoi
- Ricerca oggetti (che devono fare match con almeno una delle keyword di un potenziale oggetto) nel raggio prefissato
- Alla fine del prestito deve essere possibile dare un voto a chi presta e a chi riceve l'oggetto in prestito
Extra: messaggistica privata tra utenti all'interno della app
L'app deve essere perfettamente funzionante e abbastanza robusta da poterla pubblicare sul google play, quindi si consiglia un'intensa fase di testing per raggiungere gli obiettivi di cui sopra.
In Italia ogni anno vengono prodotte circa 30 milioni di tonnellate di spazzatura e siamo al terzo posto in Europa per produzione di rifiuti. Questo fatto è causato da uno stile di vita consumista che ci porta a comprare oggetti sempre più nuovi, buttando quelli “vecchi” pur essendo ancora funzionali, oppure altri di cui abbiamo bisogno solo in quel momento e che diventano inutilizzati velocemente.
L‘esempio più eclatante che vorrei condividere riguarda l’utilizzo di attrezzi da lavoro in ambito casalingo: trapani, martelli, scale e altri utensili; questi vengono acquistati per aiutarci in quel lavoro specifico e successivamente sono depositati in garage. Lo stesso ragionamento viene fatto anche per altri oggetti come passeggini non più utilizzati, biciclette vecchie, giochi di bambini, ecc. Una volta finito il loro ciclo di utilizzo, ma non quello di vita, vengono buttati o non utilizzati, due concetti che sono equivalenti, quando in realtà potrebbero compiere altri cicli di utilizzo con altre persone.
L’app proposta ha come obbiettivo quello di mettere in contatto le persone che vogliano far parte della comunità e condividere con gli altri oggetti inutilizzati che solitamente si trovano negli angoli più remoti dei nostri garage. Vorrei precisare che non è un’idea nuova e che è stata già stata sperimentata alcuni anni fa da altre persone (http://www.locloc.it/), tuttavia non ha avuto grande successo poiché era troppo dispersiva e, soprattutto, con scopo di lucro. Io vorrei focalizzare gli scambi a livello locale, di quartiere, per facilitare gli incontri ed evitare spedizioni; inoltre il servizio dovrebbe nascere come servizio gratuito, sia per avere un bacino di utenti più ampio, sia perché l’idea con cui nasce è quella di economia circolare e riduzione di rifiuti e CO2, senza scopo di lucro (perlomeno in prima fase).